25 Aprile: L'Anpi ricorda le atrocità della guerra
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In occasione del 78° anniversario della Liberazione, il presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagani, ha lanciato un forte monito contro la guerra. Pagani ha sottolineato come, nonostante il trascorrere degli anni, le guerre rimangono un'orribile realtà, capace di seminare distruzione e sofferenza. Il suo messaggio, pronunciato durante la commemorazione ufficiale, ha ribadito la necessità di una pace duratura e di una memoria attiva per prevenire futuri conflitti.
Pagani ha ricordato le innumerevoli vittime dei conflitti del passato e del presente, sottolineando il dolore e la devastazione inflitti dalle guerre alle popolazioni civili. Ha poi evidenziato l'importanza della resistenza antifascista come esempio di lotta per la libertà e la democrazia, una lotta che continua ancora oggi nella difesa dei diritti umani e dei valori fondamentali della società. Il presidente dell'Anpi ha infine rivolto un appello accorato alla comunità internazionale, affinché si impegni con maggiore determinazione nella risoluzione pacifica dei conflitti e nella promozione della cooperazione internazionale.
La commemorazione del 25 Aprile è stata un'occasione per riflettere sul significato della Liberazione e sull'importanza di custodire la memoria dei caduti. L'intervento di Pagani ha dato voce a un sentimento diffuso: la necessità di preservare la pace e di contrastare ogni forma di violenza e di intolleranza. La sua affermazione sulla drammaticità delle guerre, ancora attuali e potenzialmente devastanti, ha ribadito la necessità di una costante vigilanza e di un impegno collettivo per la costruzione di un futuro libero dalla minaccia dei conflitti armati. La celebrazione del 25 Aprile, dunque, non è solo una commemorazione del passato, ma un momento di riflessione sul presente e un impegno per il futuro, un futuro in cui la pace sia un diritto garantito per tutti.