Abodi: I calciatori sono esempi, devono capire la gravità delle scommesse
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Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Vito Abodi, ha lanciato un appello ai calciatori italiani in merito al problema delle scommesse illegali. Abodi ha sottolineato l'importanza del ruolo dei giocatori come figure di riferimento per i giovani e per l'opinione pubblica, evidenziando la necessità di un comportamento esemplare sia dentro che fuori dal campo.
"I calciatori devono comprendere appieno la gravità del fenomeno delle scommesse illegali e il loro ruolo di modelli per molti giovani", ha dichiarato Abodi. Il Sottosegretario ha espresso profonda preoccupazione per la crescente diffusione di questo tipo di attività criminale nel mondo del calcio, sottolineando il rischio di corruzione e di manipolazione dei risultati sportivi.
Abodi ha ribadito l'impegno del governo nella lotta contro le scommesse illegali, promettendo una maggiore vigilanza e azioni concrete per contrastare questo fenomeno. Ha inoltre invitato le federazioni sportive e i club a intensificare le campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte ai calciatori, al fine di promuovere una cultura della legalità e del fair play.
Il messaggio di Abodi si inserisce in un contesto di crescente attenzione al problema delle scommesse illegali nel mondo del calcio. Negli ultimi anni, sono stati numerosi gli scandali che hanno coinvolto giocatori e dirigenti, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e di un'azione più decisa da parte di tutti gli attori coinvolti.
Il Sottosegretario ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di un'azione sinergica tra istituzioni, federazioni e club per proteggere l'integrità del calcio italiano e per contrastare efficacemente le scommesse illegali. L'obiettivo è quello di garantire un ambiente sportivo sano ed equo, dove la competizione si basa sul merito e sul rispetto delle regole, preservando l'immagine del calcio italiano a livello nazionale e internazionale. La prevenzione e la formazione rappresentano elementi chiave per contrastare questa piaga che minaccia la credibilità dello sport.