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Addio a Gianni Vasino, volto storico di 90° Minuto

Si è spento all'età di 88 anni Gianni Vasino, figura iconica del giornalismo sportivo italiano. Per decenni, il suo volto …

Addio a Gianni Vasino, volto storico di 90° Minuto

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Si è spento all'età di 88 anni Gianni Vasino, figura iconica del giornalismo sportivo italiano. Per decenni, il suo volto è stato legato indissolubilmente a 90° Minuto, il programma Rai dedicato al campionato di calcio. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore di milioni di appassionati che hanno seguito le sue telecronache e i suoi commenti, spesso caratterizzati da un tono pacato e autorevole, ma sempre con un occhio di riguardo per l'aspetto umano del gioco.

Vasino non era semplicemente un conduttore, ma un vero e proprio testimone del calcio italiano, un uomo che ha vissuto e raccontato l'evoluzione del gioco, dai campi di terra battuta agli stadi moderni. La sua professionalità e la sua profonda conoscenza del mondo del pallone lo hanno reso un punto di riferimento per colleghi e spettatori. La sua carriera, iniziata negli anni '60, è stata costellata di successi e di momenti memorabili, diventando un pilastro della trasmissione Rai che ha informato e intrattenuto generazioni di tifosi.

Ricordarlo significa ricordare un'epoca d'oro del giornalismo sportivo, un periodo in cui la passione per il calcio si univa a una rigorosa professionalità. La sua voce, calma e rassicurante, ha accompagnato le emozioni di vittorie e sconfitte, di trionfi e delusioni, contribuendo a creare una vera e propria atmosfera di casa per tutti gli appassionati di calcio che si ritrovavano ogni domenica sera davanti al televisore.

Oltre alla sua presenza in 90° Minuto, Vasino ha contribuito a diversi altri programmi sportivi, consolidando la sua fama di giornalista preparato e competente. La sua eredità professionale va ben oltre le telecamere e i microfoni; Vasino ha saputo trasmettere un amore sincero e profondo per il calcio, un amore che ha contagiato milioni di spettatori. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il mondo dello sport e per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e apprezzarlo. Il suo ricordo resterà vivo negli annali del giornalismo sportivo italiano, un simbolo di professionalità, passione e dedizione.

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