Anvcg: Stop alle mine antiuomo, il diritto umanitario è sacro
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L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) lancia un appello accorato per la cessazione immediata dell'uso di mine antiuomo in tutto il mondo. In una dichiarazione rilasciata oggi, l'organizzazione sottolinea la violazione sistematica del diritto internazionale umanitario rappresentata dall'impiego di queste armi indiscriminate e crudeli. Le mine antiuomo, infatti, non colpiscono solo i soldati, ma anche civili innocenti, causando sofferenza indicibile e disabilità permanenti. L'Anvcg ricorda che queste armi continuano a mietere vittime anche a distanza di anni dalla fine dei conflitti, trasformando intere aree in campi minati e rendendo impossibile la vita delle popolazioni locali.
Secondo l'Anvcg, la proliferazione di questi ordigni esplosivi è una tragedia umanitaria inaccettabile. L'associazione evidenzia la necessità di un impegno concreto da parte della comunità internazionale per vietare definitivamente la produzione, il commercio e l'uso di mine antiuomo, rafforzando i meccanismi di controllo e sanzionando i responsabili delle violazioni. L'organizzazione sottolinea, inoltre, l'importanza di finanziare programmi di sminamento e di assistenza alle vittime, garantendo loro cure mediche, riabilitazione e supporto psicologico.
La lotta contro le mine antiuomo rappresenta una priorità assoluta per l'Anvcg, che da anni si batte per la difesa dei diritti delle vittime di guerra e per la promozione di una cultura di pace. L'appello dell'associazione si rivolge ai governi di tutto il mondo, alle organizzazioni internazionali e alla società civile, affinché si uniscano in uno sforzo comune per portare alla fine l'era delle mine antiuomo e garantire un futuro libero dalla paura e dalla violenza per le generazioni a venire. L'Anvcg ribadisce la necessità di un'azione immediata e decisiva, ricordando che ogni giorno di ritardo significa altre vittime innocenti.