Arte e Poesia: le armi di Ben Jelloun contro i totalitarismi
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Lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun ha ribadito la sua convinzione nel potere salvifico dell'arte e della poesia come strumenti di resistenza contro i totalitarismi. In un'intervista recente, Ben Jelloun ha sottolineato l'importanza della creatività come forza di opposizione ai regimi oppressivi. Secondo lo scrittore, l'arte e la poesia, con la loro capacità di esprimere emozioni e idee, offrono una valvola di sfogo per le popolazioni soffocate dalla repressione.
Ben Jelloun ha citato esempi storici e contemporanei di come l'arte sia stata utilizzata per sfidare il potere e promuovere la libertà di espressione. Ha evidenziato l'importanza di sostenere gli artisti e i poeti che, con il loro lavoro, contribuiscono a mantenere viva la speranza e la resistenza contro l'oppressione. La sua affermazione si concentra sulla capacità dell'arte di trascendere i confini geografici e culturali, unificando le persone nella loro lotta comune per la libertà.
L'autore ha anche sottolineato il ruolo fondamentale della memoria nella lotta contro il totalitarismo. Preservare la memoria delle vittime e delle ingiustizie, attraverso la narrazione e l'arte, è essenziale per impedire che tali orrori si ripetano. Per Ben Jelloun, la letteratura non è solo un'espressione artistica, ma uno strumento potente per la trasformazione sociale e per la costruzione di un futuro migliore, libero dalla tirannia.
L'intervista si conclude con un appello all'importanza del dialogo e della comprensione reciproca, come elementi chiave per contrastare l'intolleranza e la violenza che spesso caratterizzano i regimi totalitari. Ben Jelloun invita a non sottovalutare il potere della voce individuale e della solidarietà collettiva per costruire un mondo più giusto ed equo.
La sua posizione si presenta come un inno alla resilienza umana e alla capacità dell'arte di ispirare cambiamento e speranza anche nelle situazioni più difficili. L'impegno dello scrittore marocchino, attraverso la sua opera e le sue dichiarazioni pubbliche, dimostra la forza duratura dell'arte come strumento di lotta contro l'oppressione.