Giustizia

Assoluzione per stupro: la corte ritiene la ragazza consenziente, nonostante l'ubriachezza

Un tribunale ha assolto tre imputati accusati di stupro, sostenendo che la ragazza, sebbene ubriaco, avesse comunque consentito ai rapporti …

Assoluzione per stupro: la corte ritiene la ragazza consenziente, nonostante l'ubriachezza

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Un tribunale ha assolto tre imputati accusati di stupro, sostenendo che la ragazza, sebbene ubriaco, avesse comunque consentito ai rapporti sessuali. La sentenza ha suscitato forti polemiche e acceso il dibattito sul consenso informato e gli effetti dell'alcol sulla capacità di intendere e di volere.

La difesa ha sostenuto che, nonostante lo stato di ebbrezza della vittima, non vi fossero prove sufficienti a dimostrare la mancanza di consenso. La corte ha ritenuto che, pur considerando lo stato di alterazione psicofisica della ragazza, alcuni elementi presentati durante il processo avessero dimostrato la presenza, seppur compromessa, della capacità di esprimere un consenso, anche se parziale o confuso.

La decisione del tribunale ha sollevato accuse di minimizzazione del reato e di disattenzione nei confronti delle vulnerabilità delle vittime di violenza sessuale. Molte associazioni a difesa delle donne hanno espresso indignazione, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alla fragilità delle persone in stato di ebbrezza e la conseguente difficoltà nel dare un consenso realmente libero e consapevole. La sentenza ha riacceso il dibattito sulla definizione legale di consenso in situazioni di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol o droghe.

Gli avvocati della parte civile hanno annunciato l'intenzione di ricorrere in appello, sottolineando le contraddizioni presenti nella sentenza e la necessità di una maggiore sensibilizzazione da parte della magistratura sulle tematiche della violenza sessuale. La questione del consenso informato in stato di ebbrezza rimane un punto controverso nel diritto penale, con implicazioni cruciali per la tutela delle vittime di aggressioni sessuali.

Il caso sta generando un'ampia discussione pubblica, con esperti di diritto e psicologia che si interrogano sulla capacità di una persona in stato di ebbrezza di esprimere un consenso veramente libero e consapevole. L'opinione pubblica è divisa, con alcuni che difendono la decisione del tribunale e altri che la criticano aspramente, evidenziando la necessità di una regolamentazione più chiara e protettiva per le persone vulnerabili.

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