Cronaca

Asti: Padre assolda sicario per punire figlio chirurgo gay

Un padre di Asti è finito nei guai per aver assoldato un uomo con l'intenzione di fargli recare violenza fisica …

Asti: Padre assolda sicario per punire figlio chirurgo gay

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Un padre di Asti è finito nei guai per aver assoldato un uomo con l'intenzione di fargli recare violenza fisica al figlio, un chirurgo gay. L'uomo, identificato dalla polizia, avrebbe commissionato l'aggressione dopo aver scoperto l'orientamento sessuale del figlio, manifestando una forte disapprovazione e un'aperta ostilità nei suoi confronti.

Secondo le indagini, il padre avrebbe contattato l'uomo incaricandogli di 'spezzargli le dita' al figlio. Le motivazioni dietro questa richiesta violenta sembrerebbero riconducibili a un conflitto familiare di lunga data, esasperato dall'orientamento sessuale del giovane chirurgo. L'uomo incaricato, inizialmente d'accordo, ha poi rivelato il piano alle autorità, permettendo così alla polizia di intervenire.

L'intervento tempestivo delle forze dell'ordine ha impedito che la violenza si consumasse. Il padre è stato arrestato con l'accusa di istigazione a delinquere e violenza privata, mentre l'uomo che avrebbe dovuto eseguire l'aggressione è indagato per tentata violenza privata. Le indagini sono ancora in corso per accertare la piena dinamica dei fatti e per comprendere appieno il movente dell'azione del padre.

La notizia ha suscitato un'ampia condanna da parte dell'opinione pubblica, che ha sottolineato la gravità del gesto e la necessità di contrastare ogni forma di omofobia e violenza familiare. L'episodio evidenzia la necessità di un'azione decisa e un'attenzione costante verso le tematiche legate alle discriminazioni e alla violenza domestica. Il caso è attualmente in mano all'autorità giudiziaria, che dovrà stabilire le responsabilità dei coinvolti e le conseguenti sanzioni.

Il giovane chirurgo, nel frattempo, è sotto la protezione delle forze dell'ordine per garantire la sua incolumità. La vicenda pone l'accento sull'importanza del dialogo e della comprensione all'interno delle famiglie, sottolineando come la violenza non sia mai una soluzione ai conflitti, ma una grave violazione dei diritti fondamentali della persona. La vicenda si aggiunge alle numerose altre che denunciano ancora oggi la presenza di intolleranza e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTQ+.

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