ATA: Servizio Figurativo Riconosciuto, Equità Ristabilita?
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Il Decreto Legge sulla Pubblica Amministrazione (DL PA) ha introdotto una novità significativa per le graduatorie ATA, riconoscendo il servizio figurativo ai fini del raggiungimento dei 24 mesi richiesti. Questa decisione, accolta con favore da molti, rappresenta un passo importante per garantire una maggiore equità nel sistema di reclutamento del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola. Il Movimento 5 Stelle (M5S), in particolare, ha salutato la misura come una vittoria per i candidati che, a causa di precedenti normative, si sono trovati penalizzati.
Secondo il M5S, il riconoscimento del servizio figurativo rimedia ad una precedente ingiustizia, permettendo a molti candidati di poter finalmente concorrere a parità di condizioni per un posto nelle graduatorie. La chiarezza normativa introdotta dal DL PA elimina ambiguità interpretative precedenti, facilitando l’accesso alle graduatorie per coloro che avevano maturato periodi di servizio non sempre correttamente valutati. Questa modifica, quindi, non solo garantisce maggiore trasparenza, ma anche una maggiore efficienza nel processo di selezione.
La questione del servizio figurativo era diventata un punto di acceso nelle recenti discussioni sulle graduatorie ATA. Molti candidati si sono battuti per il riconoscimento di esperienze pregresse, spesso con contratti atipici o in settori connessi alla scuola, ma non sempre considerati validi ai fini del punteggio. L’approvazione di questa misura, dunque, sembra dare una risposta concreta a queste istanze, migliorando la situazione di diversi aspiranti ATA.
Resta da vedere l'effettiva applicazione della norma e come questa inciderà sulla composizione delle graduatorie. Sarà fondamentale monitorare la fase di implementazione per assicurarsi che il riconoscimento del servizio figurativo avvenga in modo corretto ed efficiente, senza creare nuovi problemi o disuguaglianze. L’auspicio è che questa sia solo una prima tappa di un percorso volto a rendere il sistema di reclutamento del personale scolastico sempre più giusto e meritocratico.