Atim: Tabù per Acquaroli e il Centrodestra?
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L'ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, accusa il governatore Francesco Acquaroli e il centrodestra marchigiano di aver reso l'Atim, l'Agenzia per il turismo delle Marche, un argomento tabù. Secondo Casini, la gestione dell'ente regionale è avvolta da un'opacità preoccupante, con una mancanza di trasparenza che impedisce una valutazione oggettiva delle sue performance.
Casini ha espresso forti perplessità sulla gestione dell'Atim, sottolineando l'importanza di una maggiore responsabilità e trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici destinati al settore turistico. L'ex presidente ha lamentato la difficoltà di ottenere informazioni dettagliate sull'operato dell'agenzia, denunciando un atteggiamento di chiusura da parte della maggioranza di centrodestra.
L'accusa di Casini si concentra sulla presunta resistenza del governatore Acquaroli e della sua coalizione ad affrontare apertamente le questioni relative all'Atim. Questa reticenza, secondo Casini, impedisce un dibattito pubblico costruttivo e un'analisi critica necessaria per valutare l'efficacia delle politiche turistiche regionali.
L'ex presidente ha chiesto con forza una maggiore chiarezza e rendicontazione da parte dell'Atim, sottolineando la necessità di garantire la massima trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. L'appello di Casini si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sulle performance del settore turistico marchigiano e sulla necessità di una gestione più efficiente delle risorse pubbliche.
La questione sollevata da Casini promette di alimentare la discussione politica nelle Marche, con l'opposizione che potrebbe sfruttare questa accusa per mettere in discussione la gestione della giunta regionale. Il silenzio del centrodestra, finora, sembra confermare le preoccupazioni espresse dall'ex presidente della Camera, intensificando la pressione affinché si faccia luce sulla gestione dell'Atim.