Barriera: Ritorno del vigile, via i militari da Corso Principe Oddone
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Il quartiere Barriera di Torino si prepara a un cambio di passo significativo per quanto riguarda la sicurezza. Dopo un periodo di presenza militare in Corso Principe Oddone, finalizzato a contrastare la microcriminalità e il degrado, si torna alla formula tradizionale del vigile di quartiere. Questa decisione, presa dall'amministrazione comunale, segna una svolta nell'approccio alla sicurezza del territorio.
La presenza dei militari, pur apprezzata da alcuni residenti per la maggiore visibilità e deterrenza, non è stata priva di critiche. Alcuni hanno lamentato una percezione di militarizzazione eccessiva del quartiere e una mancanza di interazione con la comunità locale, elementi che il vigile di quartiere, per la sua conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, può fornire in modo più efficace.
Il ritorno del vigile rappresenta, dunque, un ripristino del rapporto di prossimità tra le forze dell'ordine e i cittadini. Si punta a una maggiore prevenzione del crimine attraverso la conoscenza diretta delle problematiche locali e un rapporto di fiducia con la popolazione. Il vigile, infatti, non si limiterà alla mera attività di controllo, ma svolgerà un ruolo di mediazione sociale, collaborando con le realtà associative e le istituzioni per affrontare le problematiche del quartiere.
L'amministrazione comunale ha spiegato che la decisione di ritirare i militari non implica un abbandono del quartiere, ma piuttosto un cambio di strategia, che privilegia un approccio più integrato e mirato alla prevenzione. Si continuerà, infatti, a monitorare la situazione e a intervenire con le forze dell'ordine in caso di necessità, ma con un maggiore coinvolgimento delle realtà locali e un rafforzamento delle azioni di supporto sociale.
La scelta del ritorno al vigile di quartiere rappresenta una scommessa sulla capacità di rigenerazione sociale del quartiere, un impegno per restituire ai cittadini un senso di sicurezza e di appartenenza. Rimane da valutare l'efficacia di questo nuovo approccio, ma l'intenzione è quella di creare un modello di sicurezza più sostenibile e integrato con le esigenze della comunità.