Biodigestore di Terre Roveresche: Ricorso al TAR contro la proroga
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Il progetto del biodigestore a Terre Roveresche è ancora al centro di una forte controversia. Dopo la decisione di prorogare i tempi di realizzazione, un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) è stato presentato da oppositori dell'opera. La proroga, secondo i ricorrenti, non sarebbe giustificata e comporterebbe ulteriori ritardi e impatti ambientali. Si teme che la dilazione dei lavori possa aggravare le preoccupazioni già espresse riguardo all'impatto sulla salute pubblica e sull'ambiente. Il ricorso si concentra su diversi aspetti, tra cui la valutazione di impatto ambientale (VIA) e la conformità del progetto alle normative vigenti in materia di emissioni inquinanti. Gli oppositori sostengono che la proroga sia stata concessa senza una adeguata motivazione e senza considerare le preoccupazioni della popolazione locale. Il TAR dovrà ora valutare la legittimità della decisione e decidere sul ricorso, una decisione che avrà rilevanti conseguenze per il futuro del progetto del biodigestore. La vicenda evidenzia le difficoltà spesso incontrate nella realizzazione di impianti di questo tipo, dove le questioni ambientali e le polemiche spesso si intrecciano con le procedure amministrative. Nel frattempo, l'incertezza sulla sorte del biodigestore continua a tenere banco nel comune di Terre Roveresche, alimentando il dibattito tra sostenitori e contrari all'opera. La decisione del TAR sarà quindi attesa con grande interesse da entrambe le parti in causa. Il ricorso al TAR rappresenta un ulteriore capitolo di una storia complessa e controversa, che ha visto negli anni scontri accesi tra le diverse fazioni coinvolte. Il percorso giudiziario potrebbe durare mesi, se non anni, con ripercussioni importanti anche sulla pianificazione energetica del territorio. La comunità locale attende con ansia la decisione del TAR, sperando che questa porti chiarezza e soluzione a una questione che sta dividendo l'opinione pubblica.