Cronaca

Blitz anti-'Ndrangheta: 6 arresti per società di comodo

I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip …

Blitz anti-'Ndrangheta: 6 arresti per società di comodo

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I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, nell'ambito di una vasta operazione contro la 'Ndrangheta. L'indagine, condotta dalla DDA di Reggio Calabria, ha smantellato un'articolata organizzazione criminale che si avvaleva di società con prestanome per riciclare denaro sporco e gestire attività illecite.

Le indagini, durate oltre due anni, hanno consentito di accertare l'esistenza di un vero e proprio sistema di società apparentemente lecite, ma in realtà utilizzate per camuffare i proventi di attività criminose riconducibili alla 'Ndrangheta. Attraverso l'utilizzo di prestanome, spesso inconsapevoli del ruolo che ricoprivano, l'organizzazione criminale riusciva ad eludere i controlli delle forze dell'ordine e a reinvestire i capitali illeciti in settori economici diversi.

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e altri reati connessi all'attività della 'Ndrangheta. Le indagini hanno portato al sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre due milioni di euro, tra cui aziende, conti correnti e terreni.

L'operazione rappresenta un duro colpo all'economia criminale della 'Ndrangheta, dimostrando l'efficacia dell'azione investigativa delle forze dell'ordine nel contrastare le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico-sociale. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e per ricostruire l'intera rete di rapporti che sosteneva l'organizzazione criminale. L'impegno delle forze dell'ordine nella lotta contro la criminalità organizzata si conferma costante e determinato, con l'obiettivo di garantire la sicurezza e la legalità nel territorio.

Il sequestro dei beni rappresenta un segnale importante di contrasto al fenomeno del riciclaggio, volto a restituire alla collettività i proventi delle attività illecite. L'operazione conferma l'importanza della collaborazione tra le diverse forze dell'ordine e la Magistratura nella lotta alla criminalità organizzata, un impegno costante e necessario per la sicurezza del Paese.

L'attività investigativa ha coinvolto numerose testimonianze, analisi finanziarie complesse e intercettazioni telefoniche e ambientali, permettendo di ricostruire con precisione il modus operandi dell'organizzazione e di accertare la responsabilità degli arrestati. Questo successo dimostra la capacità delle forze dell'ordine di penetrare le intricate reti della criminalità organizzata, svelando i meccanismi di infiltrazione e riciclaggio dei capitali illeciti.

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