Bologna: Scontri tra manifestanti anti-riarmo e polizia
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Un corteo contro il riarmo organizzato a Bologna si è concluso con scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Centinaia di persone si sono radunate nel centro della città per esprimere la loro opposizione all'aumento della spesa militare e all'invio di armi in Ucraina. La protesta, inizialmente pacifica, è degenerata nel pomeriggio.
Secondo le testimonianze raccolte, alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contundenti verso le forze di polizia, che hanno risposto con cariche e lancio di lacrimogeni. Si registrano diversi feriti, sia tra i manifestanti che tra gli agenti, anche se al momento non si hanno ancora dati precisi sul numero delle persone coinvolte. Le forze dell'ordine hanno lavorato per disperdere la folla, riuscendo a riportare la situazione sotto controllo dopo diverse ore di tensione.
La piazza è stata teatro di scene di forte violenza, con momenti di scontro diretto tra manifestanti e polizia. Immagini diffuse sui social media mostrano momenti di tensione, con fumogeni che avvolgono la zona e manifestanti che cercano di creare barricate con oggetti trovati nelle vicinanze. Le autorità locali hanno condannato gli atti di violenza da entrambe le parti e hanno aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità di quanto accaduto.
L'organizzazione del corteo ha rilasciato un comunicato stampa in cui si legge di una manifestazione inizialmente pacifica, rovinata da provocazioni delle forze dell'ordine e da un uso eccessivo della forza. La polizia, invece, ha affermato di aver reagito solo a seguito di atti di aggressione da parte di alcuni partecipanti alla manifestazione. La questione rimane quindi aperta e oggetto di dibattito, con le due parti che presentano versioni contrastanti dei fatti.
La città di Bologna, già in passato teatro di proteste e manifestazioni, si trova ora a fare i conti con le conseguenze di questa giornata di forti tensioni. Le autorità stanno valutando possibili misure per evitare che episodi simili si ripetano in futuro. Si attendono ulteriori sviluppi e maggiori dettagli sulle indagini in corso. L'attenzione rimane alta per verificare il numero effettivo di feriti e la valutazione dei danni alle proprietà pubbliche e private.