Cronaca

Boss Mangion resta in carcere: rischio di depistaggio

Il boss mafioso Mangion resterà in carcere. La decisione è stata presa dal tribunale di sorveglianza, che ha respinto la …

Boss Mangion resta in carcere: rischio di depistaggio

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Il boss mafioso Mangion resterà in carcere. La decisione è stata presa dal tribunale di sorveglianza, che ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa. La motivazione principale della decisione risiede nel timore che Mangion possa dare indicazioni ad Aldo Ercolano, un altro soggetto coinvolto nell'inchiesta.

Secondo gli inquirenti, Ercolano potrebbe essere una figura chiave per ricostruire l'intera rete criminale e il suo eventuale contatto con Mangion potrebbe compromettere le indagini in corso. Il rischio di depistaggio e di inquinamento delle prove è stato considerato troppo elevato per concedere la liberazione del boss.

La difesa di Mangion, invece, ha sostenuto che il suo stato di salute è precario e che non sussistono più i presupposti per la sua detenzione. Gli avvocati hanno presentato una serie di documenti medici a sostegno della richiesta di scarcerazione, ma il tribunale ha ritenuto che il rischio di interferenze con le indagini prevalesse sulle condizioni di salute del detenuto.

La decisione del tribunale rappresenta un duro colpo per la difesa di Mangion, che ora dovrà valutare la possibilità di presentare ricorso. L'inchiesta prosegue a pieno ritmo e si concentra sulle ramificazioni della rete criminale guidata da Mangion, svelando un complesso sistema di rapporti e collusioni che coinvolge diversi soggetti. L'attenzione degli investigatori è ora puntata su Ercolano e sul suo ruolo all'interno dell'organizzazione criminale, alla luce del timore che eventuali contatti con Mangion possano portare a un depistaggio delle indagini.

La permanenza in carcere di Mangion conferma la pericolosità del boss e l'importanza di mantenere la sua custodia cautelare per garantire il buon esito delle indagini. La decisione giudiziaria sottolinea inoltre l'importanza della collaborazione tra le forze dell'ordine e la necessità di prevenire qualsiasi tentativo di manipolazione delle prove.

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