Briatore contro i selfie ai funerali di Papa Francesco: la coda dei vip
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L'imprenditore Flavio Briatore si è scagliato contro coloro che hanno scattato selfie durante i funerali di Papa Francesco. La cerimonia, carica di commozione e partecipazione globale, è stata purtroppo anche teatro di episodi che hanno suscitato indignazione, tra cui la presenza di numerose persone intente a immortalare il momento con i propri smartphone. Briatore, notoriamente schietto nelle sue opinioni, ha espresso la sua condanna per un comportamento ritenuto inappropriato e irrispettoso in un contesto così solenne.
La polemica, inoltre, ha coinvolto anche la presenza di diverse personalità del mondo dello spettacolo, tra cui personaggi noti come Elenoire Casalegno e Antonella Mosetti. L'afflusso di vip, tuttavia, non è stato il solo elemento di discussione. La gestione delle code e l'accesso alla Basilica di San Pietro hanno destato perplessità, con molti presenti che hanno lamentato disagi e tempi di attesa eccessivi. L'immagine di un evento di lutto trasformatosi, per alcuni, in una sorta di spettacolo mondano, ha acuito le critiche.
La questione sollevata da Briatore apre un dibattito sul decoro e sul rispetto da mantenere durante eventi di lutto di tale portata. La diffusione capillare delle immagini sui social media ha amplificato il fenomeno, rendendo ancora più evidente la contrapposizione tra la sacralità del momento e la ricerca di una visibilità effimera attraverso i selfie. Il gesto di immortalare un momento così importante attraverso un'immagine superficiale, secondo molti, è stato visto come una mancanza di rispetto verso la figura del Papa e i sentimenti di chi ha partecipato ai funerali.
La polemica, infine, ha anche acceso un dibattito sulla regomentazione dell'accesso a eventi di questo tipo, sollevando interrogativi sull'opportunità di limitare o regolamentare l'uso di cellulari e dispositivi fotografici durante cerimonie funebri di personaggi di così alto profilo. L'incidente dei selfie ai funerali di Papa Francesco, dunque, non è solo un episodio isolato, ma rappresenta un punto di riflessione sulla sensibilità pubblica e sul comportamento da tenere in contesti di lutto collettivo.