Briatore critica selfie ai funerali di Papa Francesco: "Ore di coda solo per foto!"
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L'imprenditore Flavio Briatore ha espresso la sua forte disapprovazione riguardo alla presenza di persone che si sono messe in fila per ore non per rendere omaggio a Papa Francesco, ma per scattare selfie durante i funerali. Briatore, noto per le sue dichiarazioni spesso controverse, ha commentato l'evento sui suoi canali social, mostrandosi deluso dalla scena osservata. Secondo lui, il rispetto per il defunto e la solennità del momento sono stati eclissati dalla ricerca di una foto ricordo.
Le immagini diffuse sui social media mostrano infatti lunghe file di persone in attesa di accedere alla Basilica di San Pietro. Mentre molti erano lì per rendere un ultimo saluto al Papa emerito, alcuni sembravano più interessati ad immortalare il momento piuttosto che partecipare al lutto collettivo. Briatore ha sottolineato l'importanza di rispetto e decoro in un evento di tale portata, evidenziando il contrasto tra la devozione sincera di molti e l'atteggiamento superficiale di altri.
La sua critica ha sollevato un dibattito sui social network, con molti utenti che si sono espressi a favore delle sue osservazioni, condividendo il suo disappunto. Altri, invece, hanno difeso il diritto degli individui di documentare l'evento, anche tramite selfie, sottolineando che non tutti i presenti avevano intenzioni irrispettose. Indipendentemente dalle interpretazioni, l'episodio ha aperto una riflessione sulla convivenza tra la partecipazione al dolore e l'utilizzo dei social media in eventi pubblici di grande impatto emotivo. La questione solleva interrogativi sull'equilibrio tra il rispetto per la memoria di Papa Benedetto e la libertà individuale di espressione.
Briatore, con la sua consueta schiettezza, ha contribuito ad accendere i riflettori su un aspetto particolare della giornata dei funerali, offrendo un ulteriore spunto di riflessione sul comportamento e sulle priorità delle persone in un contesto così delicato. La sua dichiarazione, seppur provocatoria, ha stimolato un utile dibattito sulle modalità di partecipazione a eventi di lutto pubblico e sulla crescente influenza dei social media nel plasmare la percezione di questi eventi. Le immagini e i video circolati online hanno alimentato il dibattito, con alcuni utenti che hanno criticato la mancanza di rispetto dimostrata da alcuni presenti mentre altri hanno difeso il diritto di ognuno a ricordare l'evento a modo proprio.