Burioni attacca Djokovic e Kennedy Jr.: scontro sui vaccini
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L'immunologo Roberto Burioni ha sferrato un attacco contro Novak Djokovic e Robert F. Kennedy Jr. a seguito della pubblicazione di una foto che li ritrae insieme. La fotografia, diventata virale sui social media, ha scatenato una nuova ondata di polemiche sul tema della vaccinazione e delle teorie complottiste anti-vax.
Burioni, noto per le sue posizioni a favore della scienza e della vaccinazione, ha espresso la sua forte disapprovazione nei confronti dell'incontro tra il campione di tennis serbo e il noto attivista anti-vaccini. Ha definito la foto "un'immagine inquietante", sottolineando la pericolosità della vicinanza di Djokovic a figure che diffondono disinformazione medica. Le sue parole sono state accompagnate da un duro attacco alle posizioni no-vax, accusate di aver causato danni irreparabili alla salute pubblica.
Djokovic, da parte sua, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla foto e alle critiche di Burioni. Tuttavia, il tennista è stato spesso al centro di controversie legate alla sua posizione ambigua nei confronti dei vaccini anti-Covid. La sua partecipazione agli Australian Open del 2022, ad esempio, fu ostacolata dalle restrizioni legate alle norme vaccinali in vigore.
Robert F. Kennedy Jr., nipote del celebre John F. Kennedy, è un noto attivista contro i vaccini. Da anni promuove teorie complottiste e posizioni antiscientifiche sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini, alimentando dubbi e paure tra la popolazione. Le sue affermazioni sono state ripetutamente smentite dalla comunità scientifica internazionale.
La vicenda evidenzia ancora una volta la polarizzazione del dibattito sui vaccini e la difficoltà di contrastare la disinformazione in un contesto mediatico saturo di informazioni contrastanti. L'incontro tra Djokovic e Kennedy Jr. rappresenta un simbolo della persistenza di posizioni contrarie alla scienza e della necessità di una maggiore diffusione di informazioni corrette e basate su evidenze scientifiche.