Camorra e fuochi: sei arresti a Napoli
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La camorra stringe le sue grinfie anche sul mercato dei fuochi d'artificio. Un'operazione dei carabinieri di Napoli ha portato a sei arresti, smantellando un'organizzazione criminale che gestiva illegalmente la vendita e la distribuzione di petardi e artifici pirotecnici. L'inchiesta, durata mesi, ha permesso di ricostruire un'articolata rete di traffici illegali, con un giro d'affari stimato in centinaia di migliaia di euro.
Gli arrestati, tutti ritenuti appartenenti a clan camorristici operanti nel napoletano, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla vendita di materiale pirotecnico illegale. Secondo gli inquirenti, l'organizzazione si procurava i fuochi d'artificio da canali non autorizzati, spesso importandoli dall'estero eludendo i controlli di sicurezza. La merce veniva poi rivenduta nel capoluogo campano e nelle zone limitrofe, a prezzi spesso inferiori rispetto a quelli di mercato, ma con un livello di pericolosità molto più elevato.
Le indagini hanno permesso di sequestrare una quantità significativa di fuochi d'artificio, alcuni dei quali di elevata pericolosità, oltre a denaro contante e documentazione compromettente. L'operazione rappresenta un duro colpo al traffico illegale di materiale pirotecnico, un settore spesso sfruttato dalla criminalità organizzata per riciclare denaro sporco e alimentare le proprie attività illecite. Il sequestro di tale materiale ha evitato possibili incidenti e tragedie durante le festività e gli eventi che prevedono l'utilizzo di fuochi d'artificio.
Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e ricostruire completamente l'organizzazione criminale. L'operazione sottolinea l'attenzione delle forze dell'ordine nel contrasto alla camorra e al traffico illegale, un fenomeno che incide pesantemente sulla sicurezza pubblica e sull'economia del territorio.