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Cannavaro: "Non ero un difensore cattivo", e rivela la punta più ostica

Paolo Cannavaro, ex difensore di Napoli e Parma tra le altre, ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha voluto chiarire …

Cannavaro: "Non ero un difensore cattivo", e rivela la punta più ostica

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Paolo Cannavaro, ex difensore di Napoli e Parma tra le altre, ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha voluto chiarire un punto: la sua fama di difensore 'cattivo'. "Non ero un difensore cattivo", ha affermato con fermezza. "Giocavo con grinta, con passione, ma sempre nel rispetto delle regole. A volte, forse, la mia determinazione poteva essere interpretata in modo sbagliato, ma la mia intenzione non è mai stata quella di far male a nessuno".

Cannavaro ha poi sorpreso tutti rivelando chi, secondo lui, è stata la punta più difficile da marcare nella sua carriera. Molti si aspettavano nomi come Ronaldo, Ibrahimovic o altri attaccanti di fama mondiale, ma la risposta è stata inaspettata: Alessandro Del Piero. "Del Piero era incredibile", ha spiegato Cannavaro. "La sua tecnica, la sua intelligenza tattica, la capacità di trovare sempre lo spazio giusto… era un vero incubo da affrontare. Aveva un movimento così fluido, una capacità di leggere il gioco incredibile. E non parlo solo di abilità tecniche, ma anche di intelligenza tattica. Sapeva sempre come anticipare le mie mosse, come trovare l'angolazione giusta per il tiro. Era un giocatore completo, un vero campione".

L'ex difensore ha continuato a parlare delle difficoltà nel marcare Del Piero, evidenziando la sua precisione nei passaggi e la sua capacità di finalizzare anche in situazioni difficili. "Non era solo un giocatore di talento", ha aggiunto Cannavaro, "ma anche un professionista esemplare, sempre concentrato e determinato. È stato un onore e un privilegio averlo affrontato in campo". L'aneddoto ha illuminato un aspetto inedito della carriera di Cannavaro, mostrando un apprezzamento sincero e profondo per le qualità di un avversario, sottolineando il rispetto reciproco tra due campioni del calcio italiano.

Cannavaro ha concluso l'intervista ribadendo la sua passione per il calcio e la sua gratitudine per tutto ciò che questo sport gli ha dato. Ha espresso anche il desiderio di rimanere coinvolto nel mondo del calcio in futuro, magari ricoprendo un ruolo dirigenziale. La sua esperienza e la sua conoscenza del gioco potrebbero essere risorse preziose per le nuove generazioni di calciatori.

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