Cronaca

Caporalato a Catania: la Cisl chiede sanzioni anche per le aziende

La Cisl di Catania si è espressa in merito all'arresto di un individuo accusato di caporalato, chiedendo sanzioni non solo …

Caporalato a Catania: la Cisl chiede sanzioni anche per le aziende

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La Cisl di Catania si è espressa in merito all'arresto di un individuo accusato di caporalato, chiedendo sanzioni non solo per i responsabili diretti, ma anche per le aziende che si avvalgono di tali pratiche illegali. L'arresto, avvenuto di recente, ha portato alla luce una rete di sfruttamento di lavoratori agricoli nella provincia etnea.

Secondo la Cisl, l'arresto rappresenta solo un primo passo nella lotta contro il caporalato. È fondamentale, infatti, colpire anche le aziende che, consapevolmente o meno, si avvalgono del lavoro nero e sfruttano i braccianti, contribuendo a mantenere in vita questo sistema di sfruttamento. La sindacalista ha sottolineato la necessità di una maggiore vigilanza da parte delle autorità e di un rafforzamento dei controlli, al fine di individuare e punire tutti i soggetti coinvolti nelle reti di caporalato.

La Cisl ha inoltre ribadito la necessità di tutelare i diritti dei lavoratori agricoli, garantendo loro condizioni di lavoro dignitose e un salario adeguato. La lotta al caporalato, secondo la Cisl, richiede un impegno collettivo da parte di istituzioni, forze dell'ordine e organizzazioni sindacali, con un'azione coordinata e decisa per smantellare le reti criminali e contrastare efficacemente questo fenomeno di grave illegalità. La sindacalista ha concluso lanciando un appello alle aziende a rispettare le leggi e a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, evitando di ricorrere a pratiche illegali che danneggiano l'intera comunità.

La Cisl si è resa disponibile a collaborare con le autorità per contrastare il caporalato e a fornire supporto ai lavoratori vittime di questo tipo di sfruttamento, offrendo assistenza legale e consulenza per tutelare i loro diritti. L'organizzazione sindacale continuerà a monitorare la situazione e a chiedere un'azione sempre più incisiva da parte delle istituzioni per eradicare questo fenomeno dalla provincia di Catania.

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