Politica

Cgil contro l'aumento delle tasse in Umbria

La Cgil Umbria si oppone fermamente all'ipotesi di nuove tasse nella regione. Il sindacato ha espresso la sua totale contrarietà

Cgil contro l'aumento delle tasse in Umbria

L

La Cgil Umbria si oppone fermamente all'ipotesi di nuove tasse nella regione. Il sindacato ha espresso la sua totale contrarietà a qualsiasi aumento della pressione fiscale, sottolineando le difficoltà economiche già affrontate da molti cittadini e imprese umbre.

Secondo la Cgil, un ulteriore aggravio fiscale risulterebbe deleterio per il tessuto economico regionale, già provato dalla crisi economica e dalle recenti difficoltà. Si teme un impatto negativo sull'occupazione e sul potere d'acquisto delle famiglie, con conseguenti ripercussioni sulla già fragile situazione sociale.

Il sindacato ha invitato la Regione Umbria a riconsiderare la propria posizione e a esplorare alternative meno impattanti per le finanze pubbliche, privilegiando una maggiore efficienza della spesa pubblica e la ricerca di nuove risorse attraverso forme di fiscalità più eque e sostenibili.

La Cgil si dice pronta a partecipare attivamente al dibattito pubblico e a confrontarsi con le istituzioni per trovare soluzioni condivise che non penalizzino ulteriormente i cittadini e le imprese umbre. Il sindacato sottolinea l'importanza di proteggere il lavoro e sostenere lo sviluppo economico della regione, considerando l'aumento delle tasse come un ostacolo insormontabile a questi obiettivi.

La posizione della Cgil è netta: no ad ogni tipo di incremento fiscale senza un'attenta valutazione delle possibili conseguenze negative e senza un piano concreto di interventi compensativi a favore di chi subirebbe maggiori sacrifici. Il sindacato si impegnerà a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione e a promuovere iniziative per difendere i diritti dei lavoratori e delle famiglie umbre.

. . .