Cina alza le tariffe sulle merci USA: dazi al 125%
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La Cina ha annunciato misure di rappresaglia contro gli Stati Uniti, aumentando le tariffe su una vasta gamma di beni statunitensi. A partire da sabato, i dazi su determinati prodotti americani saliranno dall'84% al 125%. Questa mossa rappresenta una significativa intensificazione delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie del mondo. L'annuncio, diffuso dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, non specifica l'elenco completo dei prodotti interessati, ma indica che si tratta di una risposta alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti.
L'aumento delle tariffe colpirà diversi settori, con prevedibili conseguenze negative sulle esportazioni americane in Cina. Analisti prevedono un impatto significativo sull'economia statunitense, con possibili ripercussioni anche sul mercato globale. Le aziende americane coinvolte potrebbero essere costrette ad aumentare i prezzi o a ridurre la produzione, con conseguenze sulla catena di approvvigionamento internazionale.
Questa decisione della Cina arriva in un momento di crescente tensione nelle relazioni bilaterali. Negli ultimi anni, le due nazioni si sono scontrate ripetutamente su questioni commerciali, tecnologiche e geopolitiche. L'amministrazione Biden ha mantenuto un approccio duro nei confronti della Cina, focalizzandosi su questioni come i diritti umani, la sicurezza nazionale e la concorrenza tecnologica. La decisione cinese di aumentare i dazi potrebbe essere interpretata come una risposta diretta a queste pressioni.
Gli esperti avvertono che questa escalation potrebbe scatenare una nuova spirale protezionistica, con conseguenze dannose per l'economia globale. La possibilità di ulteriori misure di rappresaglia da parte degli Stati Uniti è reale, alimentando ulteriormente l'incertezza sui mercati internazionali. La risoluzione di questa disputa commerciale rimane un obiettivo complesso e di difficile raggiungimento, richiedendo un dialogo costruttivo tra le due potenze.
La comunità internazionale osserva con apprensione l'evolversi della situazione, sollecitando entrambe le parti a privilegiare il dialogo e la collaborazione per evitare un'ulteriore escalation del conflitto commerciale. Il rischio di una guerra commerciale su vasta scala, con conseguenze imprevedibili per l'economia mondiale, rappresenta una seria preoccupazione. La necessità di trovare una soluzione diplomatica diventa sempre più urgente, al fine di preservare la stabilità economica globale e di evitare una recessione economica indotta da una continua escalation delle tensioni commerciali.