Economia

Confcommercio Marche Nord: Stop all'abusivismo nella ristorazione

La Confcommercio Marche Nord lancia un appello deciso contro l'abusivismo nel settore della ristorazione. L'associazione di categoria esprime forte preoccupazione

Confcommercio Marche Nord: Stop all'abusivismo nella ristorazione

L

La Confcommercio Marche Nord lancia un appello deciso contro l'abusivismo nel settore della ristorazione. L'associazione di categoria esprime forte preoccupazione per la proliferazione di attività illegali che danneggiano le imprese regolari e mettono a rischio la sicurezza dei consumatori.

Secondo la Confcommercio, l'abusivismo rappresenta una concorrenza sleale che sottrae risorse al mercato legale, impedendo alle aziende regolari di competere equamente. Le attività abusive, infatti, spesso eludono il pagamento delle tasse, non rispettano le normative igienico-sanitarie e non garantiscono gli stessi livelli di sicurezza sul lavoro. Questo crea un vantaggio competitivo ingiusto e danneggia l'immagine complessiva del settore.

La Confcommercio Marche Nord chiede quindi alle istituzioni un intervento deciso e tempestivo per contrastare questo fenomeno. Sono necessarie azioni concrete per individuare e sanzionare le attività illegali, rafforzando i controlli e le ispezioni. Inoltre, l'associazione sottolinea l'importanza di semplificare le procedure burocratiche per la creazione di nuove imprese regolari, rendendo più agevole l'accesso al mercato legale per chi vuole operare nel rispetto delle norme.

La lotta all'abusivismo è fondamentale non solo per tutelare le imprese regolari, ma anche per garantire la sicurezza e la qualità dei servizi offerti ai consumatori. La Confcommercio si impegna a collaborare attivamente con le autorità competenti per raggiungere questo obiettivo, promuovendo la legalità e la crescita sostenibile del settore della ristorazione nelle Marche.

L'associazione invita inoltre i cittadini a segnalare eventuali attività sospette, contribuendo così a contrastare il fenomeno dell'abusivismo e a difendere la corretta competizione nel settore della ristorazione.

. . .