Crepet: La comodità uccide la cultura dello sforzo
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Il filosofo e scrittore Umberto Crepet lancia un duro monito contro la cultura contemporanea, accusandola di premiare la scorciatoia e di disincentivare lo sforzo. In una recente intervista, Crepet ha affermato: "Tutto quello che è comodo è stupido". Questa frase, apparentemente provocatoria, racchiude una critica profonda al sistema educativo e sociale attuale.
Crepet sottolinea come la ricerca della facilità e della velocità stia erodendo il valore fondamentale del lavoro duro e della perseveranza. La cultura dell'immediato, alimentata dalle nuove tecnologie e dalla società dell'immagine, sta plasmando individui meno propensi a confrontarsi con le difficoltà e a investire tempo ed energie nello studio e nell'apprendimento profondo. Secondo Crepet, questo fenomeno ha conseguenze negative sulla formazione delle giovani generazioni, che rischiano di sviluppare una mentalità superficiale e priva di ambizione.
Il filosofo evidenzia come la competizione a tutti i costi, spesso spinta da un'idea distorta del successo, contribuisca a creare un ambiente in cui la scorciatoia viene considerata una soluzione accettabile, a discapito della qualità e della sostanza. Questa cultura del risultato immediato, secondo Crepet, mina la capacità di crescita personale e di sviluppo intellettuale, favorendo un'educazione standardizzata e poco stimolante.
Crepet invita quindi a un radicale cambiamento di prospettiva, auspicando un ritorno alla valorizzazione dello sforzo, alla pazienza e alla disciplina. È necessario, sostiene, educare le nuove generazioni a comprendere il valore intrinseco del processo di apprendimento, a prescindere dai risultati immediati. Solo attraverso un impegno costante e un'accettazione delle sfide si può raggiungere una vera crescita personale e contribuire a costruire una società più solida e coesa. La sua critica pungente spinge a riflettere sul ruolo della scuola e della società nel formare individui capaci di affrontare le complessità della vita con impegno e perseveranza, abbandonando la ricerca spasmodica di facili gratificazioni.