Crisi dirigenti scolastici: solo 42 posti nel 2025/26
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La Cgil lancia un allarme sulla grave carenza di dirigenti scolastici in Italia. Secondo il sindacato, per l'anno scolastico 2025/26 saranno disponibili solo 42 posti per i nuovi dirigenti. Questa cifra, estremamente ridotta, rappresenta una grave minaccia per il buon funzionamento del sistema scolastico nazionale. La carenza di personale dirigente si ripercuoterà inevitabilmente sulla qualità dell'offerta formativa e sulla gestione delle scuole, già sotto pressione a causa delle numerose sfide che devono affrontare quotidianamente.
La Cgil evidenzia come la situazione sia critica già da diversi anni, con un turnover insufficiente a colmare le perdite dovute a pensionamenti e altri abbandoni. Il numero limitato di posti a concorso non permette di garantire il ricambio generazionale necessario e di formare nuove figure dirigenziali competenti e preparate. Questo fenomeno rischia di accentuare le disparità tra le scuole, con alcune istituzioni che potrebbero trovarsi in difficoltà a garantire una gestione efficiente delle risorse e dei processi.
Il sindacato chiede con forza al Ministero dell'Istruzione e del Merito di intervenire con urgenza per aumentare il numero dei posti a concorso per i dirigenti scolastici. È necessario un piano di assunzioni strutturale e organico che tenga conto del fabbisogno reale del sistema scolastico e garantisca una formazione adeguata per le nuove generazioni di dirigenti. Inoltre, la Cgil sottolinea l'importanza di rendere più attrattiva la professione di dirigente scolastico, migliorando le condizioni di lavoro, la retribuzione e le opportunità di carriera. Solo con un'azione decisa e tempestiva sarà possibile evitare un ulteriore deterioramento della qualità del sistema scolastico italiano.
La situazione attuale desta preoccupazione anche per la formazione dei futuri dirigenti. Un numero così limitato di posti a concorso rischia di scoraggiare giovani laureati e professionisti dal intraprendere questa carriera, accentuando la carenza di personale qualificato. Il rischio concreto è quello di un peggioramento generale della qualità dell'istruzione, con ripercussioni negative sullo sviluppo del Paese e sul futuro delle nuove generazioni. La Cgil sollecita, quindi, un intervento immediato e concreto da parte delle istituzioni per affrontare questa grave emergenza e garantire la sostenibilità del sistema scolastico italiano. È fondamentale agire con tempestività per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.