Cure palliative pediatriche: un dramma silenzioso per 33.000 bambini
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In Italia, 33.000 bambini necessitano di cure palliative, ma solo il 25% di essi vi accede. Una grave carenza che lascia migliaia di piccoli pazienti e le loro famiglie in una situazione di profondo disagio. Questa drammatica realtà emerge dai dati raccolti da diverse associazioni che operano nel settore, evidenziando un enorme divario tra il bisogno e la disponibilità di assistenza. La storia di Adam, un bambino di otto anni affetto da una malattia incurabile, rappresenta un esempio emblematico di questo problema. Adam, dopo una lunga battaglia contro la malattia, ha potuto accedere a cure palliative solo negli ultimi mesi della sua vita, grazie all'impegno incessante della sua famiglia e alla disponibilità di una piccola struttura ospedaliera specializzata. La sua esperienza, purtroppo, è condivisa da troppi altri bambini, che non ricevono le cure adeguate per affrontare la malattia e i suoi sintomi. Le cure palliative pediatriche sono fondamentali per garantire ai bambini una migliore qualità di vita, alleviando il dolore e migliorando il benessere psicofisico, sia del piccolo paziente che della sua famiglia. L’accesso alle cure palliative dovrebbe essere un diritto, non un privilegio. Ma la realtà del nostro Paese dimostra una carenza strutturale, con risorse insufficienti e una rete di assistenza non capillare sul territorio. Serve un impegno maggiore da parte delle istituzioni, con investimenti concreti per formare personale specializzato e ampliare la disponibilità di servizi in grado di offrire cure adeguate a tutti i bambini che ne hanno bisogno. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema cruciale, per superare le difficoltà e i pregiudizi che spesso circondano le cure palliative pediatriche. Infine, migliorare l'accesso alle cure palliative pediatriche richiede un approccio olistico, che comprenda l'assistenza medica, psicologica e sociale, per garantire un supporto completo al bambino e alla sua famiglia in un momento così delicato.