Economia

Dazi e incertezza frenano la crescita italiana: -0,2% nel 2025

Secondo un'analisi congiunta del Dipartimento delle Finanze Pubbliche (Dfp) e dell'Istat, l'incertezza economica legata all'ipotesi di dazi e la prospettiva …

Dazi e incertezza frenano la crescita italiana: -0,2% nel 2025

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Secondo un'analisi congiunta del Dipartimento delle Finanze Pubbliche (Dfp) e dell'Istat, l'incertezza economica legata all'ipotesi di dazi e la prospettiva di un biennio incerto si ripercuoteranno negativamente sulla crescita economica italiana. L'impatto previsto è di -0,2 punti percentuali sul PIL nel 2025. Questa stima evidenzia la sensibilità dell'economia italiana alle tensioni internazionali e alle politiche commerciali protezionistiche.

La previsione di una crescita inferiore per il 2025 è dovuta principalmente all'effetto combinato di due fattori. Da un lato, la minaccia di dazi sulle esportazioni italiane potrebbe ridurre la competitività del Made in Italy sui mercati internazionali, causando una diminuzione delle vendite e una conseguente contrazione della produzione. Dall'altro, l'incertezza economica generale legata alle tensioni geopolitiche e all'inflazione globale, incide negativamente sulla fiducia degli investitori e sul livello degli investimenti privati. Quest'ultimo elemento, cruciale per la crescita a lungo termine, rischia di essere penalizzato da un clima di generale pessimismo.

Il Dfp e l'Istat sottolineano che la stima di -0,2 punti percentuali è una proiezione basata su scenari attuali e che eventuali cambiamenti nelle politiche commerciali internazionali o nell'andamento dell'economia globale potrebbero influenzare l'esito finale. Si raccomanda quindi di monitorare costantemente l'evolversi della situazione geopolitica e delle politiche commerciali per valutare l'accuratezza delle previsioni e adottare, se necessario, opportune misure di contrasto.

La riduzione della crescita attesa per il 2025 ha importanti implicazioni per la politica economica italiana. Il governo dovrà mettere in atto politiche efficaci per mitigare gli effetti negativi dei dazi e dell'incertezza economica, promuovendo la diversificazione delle esportazioni, incentivando gli investimenti e rafforzando la competitività del sistema produttivo italiano. L'attenzione dovrà essere rivolta anche alle piccole e medie imprese (PMI), che risultano essere particolarmente vulnerabili alle fluttuazioni economiche internazionali.

In conclusione, la previsione di una crescita inferiore nel 2025 evidenzia la necessità di una maggiore attenzione da parte del governo alle sfide economiche globali e alla necessità di adottare misure strategiche per garantire la solidità e la competitività dell'economia italiana. Il monitoraggio costante e l'adozione di politiche mirate saranno cruciali per affrontare con successo le possibili difficoltà e mantenere una crescita economica sostenibile nel lungo termine.

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