Dazi Trump: Wall Street crolla, Cina colpita al 104%
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La minaccia di dazi di Donald Trump scuote i mercati globali. Wall Street ha chiuso in profondo rosso, dopo l'annuncio di un aumento del 104% sulle importazioni cinesi. La decisione, secondo il presidente americano, è una risposta alle pratiche commerciali ritenute sleali da parte di Pechino. Questa escalation protezionistica ha immediatamente impattato sui mercati finanziari, generando incertezza e timori di una guerra commerciale su larga scala.
La situazione è ulteriormente aggravata dall'imposizione di dazi del 25% sulle auto americane importate dal Canada. Questa decisione, inaspettata e particolarmente pesante per il settore automobilistico statunitense, ha contribuito a peggiorare il sentiment negativo già presente a Wall Street. Gli investitori si mostrano preoccupati dalle conseguenze di queste misure protezionistiche, che potrebbero danneggiare la crescita economica globale e innescare una spirale di ritorsioni commerciali.
Gli analisti prevedono un'ulteriore volatilità nei prossimi giorni, con la possibilità di ulteriori cali sui mercati azionari. L'incertezza sulle politiche commerciali dell'amministrazione Trump rappresenta un fattore di rischio significativo per le aziende e gli investitori, che si trovano a dover navigare in un contesto geopolitico sempre più complesso. La risposta della Cina all'annuncio di Trump è ancora attesa, ma si prevede una reazione altrettanto dura, con possibili controdazi che aggraverebbero ulteriormente la situazione.
La situazione evidenzia la crescente tensione tra Stati Uniti e Cina, ma anche tra Washington e i suoi alleati tradizionali. L'imposizione di dazi, spesso giustificata con la necessità di proteggere l'industria nazionale, rischia di innescare una guerra commerciale dalle conseguenze imprevedibili per l'economia globale. Il futuro dipenderà dalle decisioni che verranno prese nei prossimi giorni, e dalla capacità di trovare un accordo che eviti una spirale di rappresaglie commerciali distruttive.