Deroga Mobilità Docenti: Rifiutate domande per mancanza di residenza comune
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Numerose domande di deroga per la mobilità dei docenti per l'anno scolastico 25/26, presentate da genitori over 65, sono state respinte. Il motivo principale del diniego è la mancata indicazione della residenza comune con il genitore anziano, requisito fondamentale per l'ottenimento della deroga. Questo vale anche nel caso in cui il genitore abbia figli che frequentano una sola scuola.
La normativa vigente, infatti, prevede che per ottenere la deroga sia necessario dimostrare una convivenza effettiva con il genitore over 65. La semplice dichiarazione di residenza non è sufficiente se non si dimostra che il genitore e il docente convivono nello stesso nucleo familiare. Questo ha portato a un elevato numero di rigetti, creando disagi e frustrazione tra i docenti interessati.
Molti insegnanti si sono trovati impreparati di fronte a questo requisito, pensando che la semplice residenza comune fosse sufficiente, anche nel caso di figli iscritti a un unico istituto scolastico. L'amministrazione scolastica ha chiarito che la convivenza effettiva deve essere dimostrata attraverso documentazione idonea, come ad esempio bollette, dichiarazioni di familiari, o altri documenti che attestino la coabitazione.
Questa situazione sottolinea la necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza da parte delle istituzioni riguardo ai requisiti per l'ottenimento delle deroghe alla mobilità. Una comunicazione più precisa ed esaustiva potrebbe evitare incomprensioni e il disagio di numerosi docenti. Si consiglia, quindi, a tutti coloro che intendono presentare domanda di deroga per il prossimo anno scolastico di verificare attentamente tutti i requisiti previsti, per evitare di incorrere in simili problematiche.
L'ufficio competente si è detto disponibile a fornire maggiori chiarimenti e ad assistere i docenti nella compilazione della modulistica, ma l'errore nella compilazione della domanda rimane a carico del singolo richiedente. Si auspica, per il futuro, una maggiore semplificazione della procedura e una comunicazione più efficace per evitare il ripetersi di situazioni simili. La chiarezza delle norme e la facilità di accesso alle informazioni sono fondamentali per garantire un processo di mobilità equo e trasparente per tutti i docenti.