Digos: misure cautelari per militanti Askatasuna
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La Digos ha notificato misure cautelari a diversi militanti del movimento Askatasuna. L'operazione, condotta in diverse regioni d'Italia, mira a contrastare le attività eversive attribuite al gruppo. Le indagini, durate mesi, hanno permesso di raccogliere prove concrete che collegano i destinatari delle misure cautelari a reati di associazione a delinquere finalizzata all'eversione dell'ordine democratico.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i militanti di Askatasuna sarebbero coinvolti in una rete di propaganda e reclutamento, volta a diffondere l'ideologia del movimento e ad attrarre nuovi adepti. Le accuse includono anche la pianificazione di azioni dirette, sebbene non si siano ancora registrati episodi di violenza di particolare rilievo. Le misure cautelari adottate variano a seconda del livello di coinvolgimento di ciascun indagato, e spaziano dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria all'arresto domiciliare.
Il Ministero dell'Interno ha espresso soddisfazione per l'esito dell'operazione, sottolineando l'impegno costante delle forze dell'ordine nel contrasto a gruppi che minacciano la sicurezza nazionale. L'indagine, coordinata dalla Procura di Roma, prosegue per individuare eventuali ulteriori complici e per approfondire gli aspetti ancora oscuri dell'attività del gruppo. Gli avvocati dei militanti hanno già annunciato il loro ricorso contro le misure cautelari, contestando le accuse e sostenendo l'innocenza dei propri assistiti. Il dibattito pubblico è ora aperto sulla legittimità delle misure e sul bilanciamento tra la sicurezza nazionale e i diritti individuali.
La notizia desta preoccupazione per le implicazioni in termini di libertà di espressione e di associazione, ma allo stesso tempo evidenzia la necessità di monitorare attentamente i gruppi che promuovono ideologie estremiste. Le conseguenze di questa operazione saranno oggetto di analisi da parte di esperti legali e di osservatori politici nei prossimi giorni e settimane.