Doohan si schianta a 320km/h in Giappone: immagini scioccanti
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Un terribile incidente ha coinvolto il pilota Jake Doohan durante le prove libere del Gran Premio del Giappone di Moto2. Il giovane australiano, figlio del leggendario campione Mick Doohan, ha perso il controllo della sua moto a una velocità stimata di 320 km/h, andando incontro a un drammatico testacoda.
Le immagini del video, diffuse sui social media, mostrano la moto di Doohan che inizia a perdere aderenza in una curva veloce. Il pilota lotta per riprendere il controllo, ma la moto entra in un pericoloso testacoda, prima di finire violentemente contro le barriere di protezione.
L'impatto è stato estremamente violento, generando un forte boato che ha immediatamente attirato l'attenzione di tutti i presenti. Il pilota è rimasto a terra per diversi minuti, prima che i soccorsi arrivassero sul luogo dell'incidente.
Fortunatamente, nonostante la terrificante velocità dell'impatto e la violenza dello schianto, Doohan è stato prontamente trasportato al centro medico del circuito per accertamenti. Le prime informazioni parlano di ferite non gravi, ma il pilota dovrà sottoporsi a ulteriori esami per escludere eventuali problemi più seri. L'incidente ha sollevato ancora una volta il dibattito sulla sicurezza nelle corse motociclistiche ad alta velocità, nonostante gli importanti progressi compiuti negli ultimi anni. La velocità del pilota al momento dell'incidente ha destato particolare preoccupazione.
La Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) ha aperto un'indagine per chiarire le cause dell'incidente e per valutare eventuali misure di sicurezza aggiuntive. Il team di Doohan ha espresso sollievo per le condizioni del pilota, assicurando che verrà rilasciata una dichiarazione ufficiale nelle prossime ore con maggiori dettagli sulle sue condizioni.
L'incidente ha lasciato un segno profondo su piloti e team, ricordando la pericolosità di questo sport, ma anche l'importanza della sicurezza e dei progressi tecnologici nel limitare il rischio di incidenti gravi. L'attenzione si concentra ora sulle condizioni del pilota, con la speranza che possa recuperare presto e tornare a correre.