Due giovani arrestati per truffa: la trappola del figlio in difficoltà
I
I Carabinieri di Roma hanno arrestato due giovani, un uomo e una donna, entrambi di 25 anni, accusati di truffa aggravata. La loro tecnica? La classica truffa del “figlio in difficoltà”. Le vittime, ignote del raggiro, venivano contattate telefonicamente da uno dei due giovani che, simulando la voce di un parente in difficoltà, sollecitava un urgente aiuto economico.
La loro abilità nel simulare ansia e preoccupazione riusciva a ingannare le vittime più vulnerabili, inducendole a effettuare bonifici o consegnare denaro contante. Le indagini, partite dalla denuncia di un'anziana signora raggirata per una somma considerevole, hanno permesso di ricostruire un modus operandi ben collaudato e di individuare i due giovani autori delle truffe.
Le vittime, prevalentemente anziane o persone sole, venivano contattate con diverse scuse, sempre legate a situazioni di emergenza che richiedevano un immediato intervento finanziario. I due giovani, con abilità e freddezza, riuscivano a ottenere i dati bancari o a convincere le vittime a consegnare il denaro di persona in luoghi appartati.
Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini e all'utilizzo di tecniche investigative avanzate, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare i due giovani e ad arrestarli. Durante la perquisizione domiciliare sono stati ritrovati diversi materiali compromettenti, tra cui telefoni cellulari, sim card e documentazione bancaria che confermano l'accusa di truffa.
I due arrestati sono ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono per accertare l'effettivo numero di vittime e l'entità del danno complessivo. Le forze dell'ordine consigliano di prestare la massima attenzione a questo tipo di truffe, di verificare sempre l'identità di chi richiede denaro e di non effettuare mai bonifici o consegnare denaro contante a persone sconosciute senza prima aver accertato la veridicità della richiesta.