Esorcisti contro Mastella: scontro sul Festival delle Streghe
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L'annuncio del Festival delle Streghe di Benevento ha scatenato una forte polemica, con gli esorcisti che hanno apertamente attaccato il sindaco Clemente Mastella. L'evento, che celebra la tradizione locale legata alla figura della strega, è stato definito dagli esponenti del mondo esorcistico come una promozione della superstizione e del male. Le critiche si concentrano sulla scelta di celebrare una figura storicamente associata a pratiche occulte e al satanismo, ritenendo che ciò possa avere conseguenze negative sulla comunità.
Gli esorcisti hanno espresso preoccupazione per il possibile impatto del festival sulla sensibilità dei più giovani, sottolineando il rischio di una banalizzazione di pratiche pericolose. Si chiedono come possa un'amministrazione comunale promuovere un evento che, a loro dire, inneggia a forze oscure e potenzialmente dannose. Le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti del mondo esorcistico sono state molto dure, accusando Mastella di irresponsabilità e superficialità nella gestione di un evento di tale portata.
Il sindaco Mastella, dal canto suo, ha respinto le accuse, definendole infondate e strumentali. Ha ribadito che il Festival delle Streghe è una manifestazione culturale che celebra la storia e le tradizioni di Benevento, senza alcun intento di promuovere il satanismo o pratiche occulte. Mastella ha sottolineato l'importanza del rispetto delle tradizioni locali e la necessità di non demonizzare aspetti della cultura popolare che, seppur legati a figure controverse, rappresentano un patrimonio storico importante. La replica del sindaco è stata molto netta, riaffermando il diritto della città di celebrare la propria storia senza censure o imposizioni esterne.
La controversia continua a infiammarsi, alimentando un acceso dibattito pubblico tra coloro che difendono la libertà di espressione culturale e chi invece teme un pericoloso revival di superstizioni. La questione solleva interrogativi importanti sul confine tra folklore e promozione di pratiche dannose, aprendo una riflessione necessaria sulle responsabilità di un'amministrazione comunale nell'organizzazione di eventi pubblici di tale rilevanza.