Evasione Iva da 100 milioni: 13 arresti
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Un'operazione della Guardia di Finanza ha portato alla luce un'evasione Iva di cento milioni di euro. L'indagine, durata diversi mesi, ha svelato un complesso sistema di frodi fiscali messo in atto da un'organizzazione criminale. Le indagini hanno coinvolto diverse regioni italiane, ricostruendo un'articolata rete di società appositamente create per occultare i proventi illeciti.
Come risultato dell'operazione, sono state eseguite 13 misure cautelari, tra arresti in carcere e domiciliari, a carico dei principali responsabili dell'organizzazione. I soggetti coinvolti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale, frode fiscale e riciclaggio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di sequestrare beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre cinquanta milioni di euro, a titolo di equivalente del profitto derivante dall'attività illecita.
Il sistema fraudolento, secondo quanto emerso dalle indagini, si basava sulla creazione di fatture false e sull'utilizzo di società cartiere per gonfiare i costi e ridurre l'imponibile. Questo permetteva all'organizzazione di evadere l'Iva dovuta allo Stato, sottraendo ingenti risorse al bilancio pubblico. L'operazione rappresenta un duro colpo alle organizzazioni criminali che operano nel settore dell'evasione fiscale, dimostrando l'impegno delle forze dell'ordine nella lotta contro la criminalità economica.
Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e ricostruire l'intero giro d'affari dell'organizzazione criminale. L'entità dell'evasione scoperta sottolinea l'importanza di un costante controllo e di una maggiore vigilanza da parte delle autorità competenti per contrastare l'evasione fiscale, un fenomeno che danneggia gravemente l'economia nazionale e incide sulla spesa pubblica. L'impegno delle forze dell'ordine nel contrastare questo tipo di reati è fondamentale per garantire la legalità e la trasparenza nel sistema economico italiano.
