Evaso di Bollate si suicida: corpo ritrovato nel laghetto del Duomo
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Un corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina nel laghetto situato nei pressi del Duomo. Si tratta di De Maria, un pericoloso omicida evaso dal carcere di Bollate la scorsa settimana. L'uomo, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe suicidato lanciandosi dal tetto di un edificio vicino al laghetto. Le autorità stanno ancora indagando per accertare i dettagli dell'accaduto e stabilire con certezza le cause del decesso. L'identificazione del corpo è avvenuta grazie alle impronte digitali e ad alcuni documenti rinvenuti nelle sue vicinanze.
La scoperta ha suscitato grande sgomento tra la popolazione e ha riaperto il dibattito sulla sicurezza carceraria in Italia. De Maria era stato condannato per omicidio volontario e la sua fuga aveva sollevato forti preoccupazioni. Le indagini si concentreranno anche sulla possibilità che l'uomo abbia ricevuto aiuto nell'evasione o abbia pianificato il suicidio già da tempo. La polizia sta attualmente interrogando testimoni e analizzando le telecamere di sicurezza presenti nella zona per ricostruire gli ultimi momenti di vita dell'uomo.
Una possibilità, attualmente oggetto di indagine, è che il corpo ritrovato possa essere quello di una collega di De Maria. Infatti, si sta investigando sulla scomparsa di una donna che lavorava con lui. Le somiglianze fisiche iniziali, prima dell'identificazione certa tramite impronte digitali, hanno alimentato questa ipotesi. Al momento, questa linea d'indagine non è stata né confermata né smentita dalle autorità competenti. Ulteriori dettagli emergeranno nelle prossime ore, man mano che le indagini progrediranno. L'autopsia sul corpo verrà eseguita a breve per accertare con precisione le cause della morte e confermare l'identità del deceduto. L'evento ha scosso profondamente la città, sollevando interrogativi sulla gestione dei detenuti e sulla sicurezza pubblica.