Cronaca

Femminicidi: L'incapacità di gestire il rifiuto, radice della violenza?

La criminologa Bolzan offre una chiave di lettura inquietante sul fenomeno dei femminicidi: l'incapacità di gestire il rifiuto. Secondo la …

Femminicidi: L'incapacità di gestire il rifiuto, radice della violenza?

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La criminologa Bolzan offre una chiave di lettura inquietante sul fenomeno dei femminicidi: l'incapacità di gestire il rifiuto. Secondo la sua analisi, molti uomini responsabili di questi omicidi non riescono a elaborare un diniego, una separazione o una semplice delusione da parte della donna. La vittima, in questo scenario, diventa un oggetto su cui scaricare la rabbia, una sorta di capro espiatorio per la frustrazione e l'impotenza dell'aggressore.

Questa interpretazione evidenzia un aspetto spesso trascurato: la dinamica del potere e il controllo che l'uomo cerca di esercitare sulla donna. Il rifiuto, in questo contesto, rappresenta una minaccia a questo controllo, una rottura dell'ordine precostituito che l'aggressore non riesce a tollerare. La violenza, quindi, non è solo un atto estremo, ma la conseguenza estrema di una incapacità di gestione emotiva e di una visione distorta dei rapporti interpersonali.

Bolzan sottolinea l'importanza di interventi preventivi che si concentrino non solo sulla repressione, ma anche sulla prevenzione del comportamento violento. È fondamentale lavorare sulla consapevolezza maschile, promuovendo una cultura del rispetto e dell'uguaglianza di genere fin dalla giovane età. Inoltre, è necessario potenziare i servizi di supporto per le donne vittime di violenza, garantendo loro accesso a percorsi di protezione e assistenza adeguati.

La criminologa evidenzia la necessità di una maggiore attenzione all'aspetto psicologico degli autori di femminicidi, andando oltre la semplice analisi del fatto criminale. Comprendere le radici profonde di questi atti di violenza è fondamentale per poter mettere in atto strategie efficaci di prevenzione e contrasto. Solo attraverso una comprensione più approfondita delle dinamiche psicologiche e sociali alla base di questi crimini, sarà possibile contrastare efficacemente il fenomeno dei femminicidi e costruire una società più sicura per le donne.

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