Figli più maturi dei genitori? Serve una 'sana disattenzione'?
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Secondo lo psicologo Lancini, alcuni figli dimostrano una maturità superiore a quella dei genitori. Questo scenario, pur apparentemente positivo, richiede una riflessione attenta da parte degli adulti. Lancini sottolinea l'importanza di una 'sana disattenzione', un approccio che bilancia il supporto con la necessaria indipendenza del giovane. Non si tratta di negligenza, ma di saper riconoscere quando l'eccessivo controllo può essere dannoso.
La chiave, secondo l'esperto, risiede nell'equilibrio. Fornire ai figli confini chiari e coerenti è fondamentale per la loro crescita, ma è altrettanto importante lasciare loro spazio per sperimentare, sbagliare e imparare autonomamente. Un'eccessiva protezione, infatti, può impedire lo sviluppo di competenze cruciali e rallentare il processo di maturazione.
La 'sana disattenzione' si traduce in una maggiore fiducia nelle capacità del figlio, permettendogli di affrontare sfide e prendere decisioni in modo autonomo, pur garantendo un supporto discreto e disponibile in caso di necessità. Questo approccio richiede una profonda conoscenza del proprio figlio, della sua personalità e delle sue capacità. Non si tratta di un approccio 'a misura unica', ma di una strategia personalizzata che si adatta alle specifiche esigenze del giovane.
È importante, inoltre, che i genitori siano consapevoli dei propri limiti e siano in grado di riconoscere quando è necessario chiedere aiuto a professionisti. Questo atteggiamento, lungi dall'essere un segno di debolezza, dimostra una capacità di riflessione e una volontà di garantire il benessere del figlio. In conclusione, l'obiettivo non è lasciare i figli soli ad affrontare le sfide della vita, ma aiutarli a sviluppare la resilienza e l'autonomia necessarie per crescere in modo sano e responsabile. La 'sana disattenzione', dunque, non è abbandono, ma un atto d'amore intelligente.