FISH: Giudizio per la continuità dei docenti di sostegno
L
La Federazione Italiana Sindacati dell'Istruzione (FISH) annuncia l'avvio di un'azione legale per difendere il diritto alla continuità didattica dei docenti di sostegno. L'organizzazione sindacale sottolinea con forza che la continuità rappresenta un elemento fondamentale per la qualità dell'insegnamento e per il benessere degli alunni con disabilità. Secondo la FISH, la discontinuità dei docenti di sostegno si traduce in gravi danni per gli studenti, compromettendo il percorso educativo e il loro sviluppo inclusivo.
La decisione di ricorrere alle vie legali arriva dopo ripetuti tentativi di dialogo con le istituzioni, risultati infruttuosi. La FISH ribadisce che la continuità didattica non è un privilegio, ma un diritto inalienabile sancito dalle normative in materia di inclusione scolastica. L'azione legale mira a ottenere un riconoscimento formale di questo diritto, chiedendo alle istituzioni di adottare misure concrete per garantire la stabilità dei docenti di sostegno nelle scuole.
"È inaccettabile che la mancanza di programmazione e la gestione inadeguata delle risorse umane mettano a rischio l'inclusione scolastica", dichiara un rappresentante della FISH. "I docenti di sostegno svolgono un ruolo cruciale, offrendo un supporto personalizzato fondamentale per gli studenti con bisogni speciali. La loro continuità è essenziale per garantire l'efficacia del processo di insegnamento-apprendimento e per evitare disagi e traumi agli alunni coinvolti."
La FISH si aspetta che questa azione legale ponga fine alle continue situazioni di precarietà e instabilità che colpiscono i docenti di sostegno e, di conseguenza, gli studenti. L'organizzazione si impegna a portare avanti la battaglia per il pieno riconoscimento dei diritti di tutti gli operatori del settore e per una scuola realmente inclusiva, dove ogni studente possa ricevere l'insegnamento e il supporto di cui ha bisogno.
L'azione legale della FISH rappresenta un passo importante nella lotta per una scuola più equa e giusta, in cui l'inclusione non sia solo una parola ma una realtà concreta.