Architettura

Fuksas: "Ero il peggiore studente di Architettura"

Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, autore di opere iconiche come la Nuova Fiera di Roma e il Centro Congressi …

Fuksas: "Ero il peggiore studente di Architettura"

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Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, autore di opere iconiche come la Nuova Fiera di Roma e il Centro Congressi di Roma Eur, ha recentemente rivelato un aspetto inaspettato del suo passato accademico. In un'intervista rilasciata, l'architetto ha ammesso con autoironia di essere stato un pessimo studente durante i suoi anni di formazione alla facoltà di Architettura.

Fuksas ha descritto la sua esperienza universitaria come turbolenta, caratterizzata da una scarsa applicazione e da una preferenza per la sperimentazione pratica rispetto alla teoria accademica. Ha sottolineato come la sua creatività e la sua visione innovativa fossero spesso in contrasto con i metodi tradizionali di insegnamento, portandolo a scontrarsi con alcuni professori e a ottenere risultati accademici al di sotto delle aspettative.

"Non ero un buon studente", ha dichiarato Fuksas, "anzi, probabilmente ero tra i peggiori. Non mi interessavano le regole, preferivo sperimentare, creare, costruire modelli e lavorare direttamente con le mani. La teoria mi annoiava, preferivo imparare sul campo". Questa dichiarazione sorprende, considerando il successo straordinario raggiunto da Fuksas nel mondo dell'architettura.

Nonostante le difficoltà accademiche, Fuksas ha sempre dimostrato una passione incontenibile per l'architettura, una determinazione che gli ha permesso di superare gli ostacoli e di realizzare progetti di grande impatto. La sua storia dimostra come il talento e la dedizione possano compensare le mancanze formative, aprendo nuove prospettive e sfatando il mito del percorso accademico impeccabile come requisito indispensabile per il successo professionale.

La confessione di Fuksas è un esempio di umiltà e onestà intellettuale, dimostrando come anche un professionista di alto livello possa aver avuto momenti di difficoltà durante il proprio percorso formativo. La sua esperienza potrebbe ispirare molti studenti, ricordando loro che il talento e la passione sono fondamentali per il successo, a prescindere dai voti accademici.

L'architetto ha concluso l'intervista affermando che nonostante le difficoltà, gli anni universitari sono stati comunque fondamentali per la sua crescita professionale, fornendogli una base solida su cui costruire la sua carriera, pur non essendo stato un brillante studente.

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