Gatto come pretesto: ex molestato, uomo ammonito
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Un uomo è stato ammonito dalla polizia dopo aver perseguitato e minacciato la sua ex compagna, usando la scusa del loro gatto come pretesto per i suoi contatti indesiderati. Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, l'uomo si presentava ripetutamente a casa dell'ex, sostenendo di dover recuperare o controllare il benessere del felino. Tuttavia, le visite si sono trasformate in episodi di molestie e minacce, creando un clima di paura e disagio nella donna.
La vittima ha denunciato alla polizia gli episodi di stalking, fornendo prove concrete delle ripetute intrusioni e minacce dell'ex. Le autorità hanno valutato la situazione come grave, considerando la natura reiterata e intimidatoria del comportamento dell'uomo. L'ammonimento rappresenta un provvedimento cautelare che vieta all'uomo di avvicinarsi alla ex compagna e di contattarla in qualsiasi modo.
La polizia ha sottolineato l'importanza di denunciare simili episodi di violenza domestica e stalking, invitando le vittime a non esitare a chiedere aiuto alle autorità competenti. L'ammonimento, se violato, può comportare sanzioni penali più severe. Questo caso evidenzia come anche situazioni apparentemente banali, come la preoccupazione per un animale domestico, possano essere utilizzate come strumento per perpetrare atti di violenza e controllo sulla vittima.
La donna, nel frattempo, ha dichiarato di essere sollevata per l'ammonimento ma ancora spaventata. Le autorità le hanno garantito supporto e assistenza per far fronte alla situazione e prevenire future molestie. L'episodio sottolinea l'importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e la necessità di interventi tempestivi e risolutivi da parte delle forze dell'ordine. La consapevolezza del problema dello stalking è fondamentale per una maggiore protezione delle donne e un futuro libero dalla violenza.