Gaza: I cattolici si sentono orfani dopo la guerra, il Papa li chiamava quotidianamente
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La comunità cattolica di Gaza si sente abbandonata dopo la recente guerra tra Israele e Hamas. Membri della comunità hanno dichiarato alla BBC di sentirsi come orfani, nonostante le preghiere e le chiamate quotidiane di Papa Francesco durante il conflitto. La sensazione di abbandono è profondamente radicata nella disperazione e nella distruzione che hanno colpito la Striscia di Gaza, lasciando molti senza casa e senza mezzi di sussistenza.
Le chiamate del Papa, pur apprezzate, non sono riuscite a mitigare la sensazione di essere lasciati soli di fronte alla devastazione. I cattolici di Gaza sottolineano la gravità della situazione umanitaria, con ospedali distrutti, mancanza di cibo e acqua potabile, e un futuro incerto. Molti hanno perso i propri cari e le loro case, aggravando il senso di vulnerabilità e di solitudine.
La comunità descrive un clima di profonda sofferenza e incertezza sul futuro. La ricostruzione sarà un processo lungo e difficile, e i cattolici di Gaza chiedono alla comunità internazionale di non dimenticare la loro sofferenza e di fornire aiuti umanitari urgenti e a lungo termine. La loro speranza è di poter ricostruire le loro vite e le loro comunità, con il supporto della Chiesa e del mondo intero. L'appello per l'aiuto non riguarda solo l'assistenza materiale, ma anche il sostegno morale e spirituale di una comunità che si sente profondamente ferita e sola.
Le dichiarazioni alla BBC mettono in luce la vulnerabilità di questa piccola comunità cristiana in un contesto di conflitto complesso e doloroso. La situazione evidenzia la necessità di una risposta umanitaria internazionale efficace e di un impegno a lungo termine per la ricostruzione di Gaza e per la protezione delle minoranze religiose. La testimonianza della comunità cattolica di Gaza diventa un simbolo delle sofferenze patite da tutta la popolazione e un monito per la comunità internazionale ad agire con determinazione.
