Gioielli rubati ritrovati in villa di Vigonovo: arrestato prestanome
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I Carabinieri di Vigonovo hanno sgominato una rete di riciclaggio con l'arresto di un uomo trovato in possesso di una villa intestata a un prestanome. Durante una perquisizione all'interno della proprietà, nascosti nel giardino, sono stati rinvenuti numerosi gioielli, di elevato valore, risultati essere provento di furti avvenuti nei mesi scorsi nella zona. L'operazione è iniziata grazie a una soffiata anonima che indicava la presenza di oggetti sospetti nella villa. I militari hanno quindi avviato un'indagine approfondita, monitorando i movimenti del proprietario apparente della villa, scoprendo che si trattava di un prestanome, una persona utilizzata per nascondere le reali proprietà del capo della banda. L'uomo arrestato, ora in custodia cautelare, è accusato di ricettazione e favoreggiamento. Le indagini proseguono per individuare gli altri componenti della banda e ricostruire l'intera rete criminale. L'operazione ha portato al recupero di una quantità significativa di gioielli, tra cui collane, bracciali e anelli di pregio, che verranno ora restituiti ai legittimi proprietari. Secondo gli investigatori, la scelta del giardino per nascondere il bottino è stata fatta per depistare eventuali ricerche. La villa, posta in una zona tranquilla e residenziale di Vigonovo, si presentava esternamente come una dimora signorile, senza destare particolari sospetti. L'operazione rappresenta un importante successo per le forze dell'ordine nella lotta al crimine organizzato e al riciclaggio di denaro sporco. Il ritrovamento dei gioielli nel giardino della villa ha sorpreso gli investigatori per l'ardimento della scelta di nascondiglio, a riprova dell'eccessiva sicurezza del prestanome che non si aspettava una perquisizione così approfondita. Gli inquirenti stanno ora analizzando i gioielli per verificarne l'esatta provenienza e identificare altre potenziali vittime di furto. La rete criminale smantellata sembrava ben organizzata e radicata nel territorio. L'indagine si estenderà anche per accertare eventuali complicità all'interno di altre organizzazioni criminali.
