GPS: Nessuna penalizzazione per abilitati estero che rinunciano al riconoscimento
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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha fornito importanti chiarimenti in merito all'inserimento nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) degli insegnanti abilitati all'estero. La notizia rassicura coloro che hanno scelto di non procedere con il riconoscimento del titolo o che sono coinvolti in un contenzioso.
Nessuna penalizzazione è prevista per chi decide di rinunciare al riconoscimento del titolo di abilitazione conseguito all'estero. Questa scelta, in precedenza fonte di incertezza, non pregiudicherà l'inserimento nelle GPS. Il Ministero ha sottolineato l'importanza di garantire pari opportunità a tutti i docenti, indipendentemente dalla scelta di avviare o meno l'iter di riconoscimento del titolo estero.
Analogamente, i docenti coinvolti in un contenzioso relativo al riconoscimento del titolo non subiranno penalizzazioni in fase di inserimento nelle GPS. Il Ministero ha chiarito che la procedura di riconoscimento non è un prerequisito per l'inserimento nelle graduatorie. La decisione di intraprendere azioni legali per ottenere il riconoscimento non influenzerà la posizione del docente nella graduatoria.
Questa decisione rappresenta un importante passo avanti per garantire la trasparenza e l'equità nel sistema di reclutamento dei docenti. La chiarezza fornita dal Ministero contribuisce a ridurre l'incertezza e a semplificare le procedure per i docenti abilitati all'estero, promuovendo un accesso più inclusivo alla professione.
In definitiva, il messaggio è chiaro: la scelta di rinunciare al riconoscimento del titolo o di intraprendere un contenzioso non costituirà un ostacolo all'inserimento nelle GPS. Questa precisazione offre maggiore sicurezza e certezza a numerosi docenti, consentendo loro di partecipare alle procedure di reclutamento con maggiore serenità.