GPS sbagliato costa 7mila euro a docente precaria: UIL Scuola denuncia
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Un algoritmo GPS difettoso ha causato un danno a una docente precaria di Bologna, che ha ottenuto un risarcimento di 7mila euro. La notizia, diffusa dalla UIL Scuola di Bologna, evidenzia un problema che secondo il sindacato colpisce frequentemente i docenti.
La docente, a causa del malfunzionamento del sistema di geolocalizzazione, ha subito un disagio significativo durante lo svolgimento delle sue mansioni. Le difficoltà incontrate, non meglio specificate nel comunicato stampa della UIL Scuola, hanno portato alla richiesta di risarcimento, accolta favorevolmente dal giudice. L'entità del risarcimento, 7mila euro, sottolinea la gravità del problema e l'impatto negativo sulla vita professionale della docente.
La UIL Scuola Bologna, nel denunciare l'accaduto, sottolinea come questo caso sia solo la punta dell'iceberg. Il sindacato afferma che molti insegnanti, soprattutto precari, si trovano a fare i conti con problemi simili legati a un funzionamento inadeguato dei sistemi tecnologici utilizzati per la gestione del personale scolastico. Questo genera stress, disagi e perdite economiche per i docenti coinvolti, spesso già in una situazione lavorativa precaria e instabile.
La UIL Scuola chiede quindi un immediato intervento da parte delle istituzioni per garantire il corretto funzionamento dei sistemi di geolocalizzazione e, più in generale, di tutte le piattaforme tecnologiche utilizzate nel settore scolastico. Il sindacato ribadisce la necessità di tutelare i diritti dei docenti, garantendo loro strumenti di lavoro efficienti e affidabili, evitando così futuri problemi e disagi. La vicenda della docente che ha ricevuto il risarcimento di 7mila euro è un campanello d'allarme che non può essere ignorato.
La UIL Scuola Bologna si impegna a continuare la lotta per la difesa dei diritti dei docenti, promuovendo iniziative e azioni volte a migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti e a garantire loro un trattamento equo e rispettoso.