Sanità

Home Care Premium: Legacoop teme tagli ai servizi per fragili

Legacoop esprime preoccupazione per le possibili conseguenze del bando Home Care Premium sulle persone fragili. L'organizzazione di cooperative italiane teme …

Home Care Premium: Legacoop teme tagli ai servizi per fragili

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Legacoop esprime preoccupazione per le possibili conseguenze del bando Home Care Premium sulle persone fragili. L'organizzazione di cooperative italiane teme che il nuovo sistema di finanziamento possa comportare tagli significativi ai servizi di assistenza domiciliare, lasciando senza supporto adeguato numerose persone anziane e disabili.

Secondo Legacoop, il bando potrebbe favorire un accesso ai servizi meno equo e inclusivo, penalizzando soprattutto le zone più periferiche e svantaggiate. Si teme una diminuzione della qualità dell'assistenza, con un impatto negativo sulla vita di chi fa affidamento su queste prestazioni a domicilio. Le cooperative, infatti, sono fondamentali per la gestione di questi servizi, garantendo non solo assistenza ma anche un supporto sociale importante.

Legacoop chiede al governo di rivedere il bando, valutando attentamente l'impatto sulle persone fragili e sul sistema di assistenza complessivo. Si sollecita un confronto aperto con le cooperative, per evitare il rischio di un peggioramento della situazione attuale e per assicurare una copertura adeguata delle necessità di assistenza domiciliare. L'obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra efficienza ed equità, salvaguardando il diritto alla salute e al benessere di tutti i cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili.

La preoccupazione non è solo per i tagli di finanziamento, ma anche per l'eventuale riduzione del personale e la conseguente difficoltà a reperire personale qualificato. Questo aspetto rappresenta un rischio ulteriore per la qualità dei servizi erogati e per la sicurezza degli assistiti. Legacoop propone quindi una serie di misure correttive, tra cui un aumento dei fondi stanziati e una maggiore attenzione alla formazione del personale. La questione, in definitiva, chiama in causa il futuro del sistema di welfare italiano e l'attenzione alle fasce più deboli della popolazione.

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