Salute

Ictus: 12.000 casi in meno entro il 2030 grazie alle Stroke Unit

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno annunciato un ambizioso obiettivo per la riduzione degli …

Ictus: 12.000 casi in meno entro il 2030 grazie alle Stroke Unit

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L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno annunciato un ambizioso obiettivo per la riduzione degli ictus in Italia: 12.000 casi in meno entro il 2030. Questo traguardo ambizioso è reso possibile grazie a un piano strategico che punta a migliorare l'assistenza ai pazienti colpiti da ictus, garantendo un accesso quasi universale alle Stroke Unit.

Secondo le proiezioni, entro il 2030 il 90% dei pazienti colpiti da ictus sarà assistito in queste unità specializzate, garantendo un'assistenza tempestiva e di alta qualità. Questo significa una maggiore probabilità di sopravvivenza, una riduzione delle disabilità e un miglioramento generale della qualità di vita per i pazienti. L'iniziativa prevede un potenziamento delle infrastrutture ospedaliere, una formazione mirata del personale sanitario e l'implementazione di protocolli clinici aggiornati.

La lotta contro l'ictus richiede un impegno collettivo. L'aumento dell'accesso alle Stroke Unit è solo uno dei pilastri di questo piano. Altri fattori chiave includono la prevenzione, attraverso la promozione di stili di vita sani, e la diagnosi precoce, fondamentale per limitare i danni cerebrali. L'ISS e l'AIFA stanno collaborando attivamente con le regioni italiane per garantire la piena attuazione di questo piano strategico e per monitorare i progressi compiuti. L'obiettivo finale è quello di ridurre significativamente l'impatto devastante dell'ictus sulla popolazione italiana.

La strategia prevede inoltre un'intensificazione delle campagne di sensibilizzazione pubblica, per promuovere la conoscenza dei sintomi dell'ictus e incoraggiare la ricerca di cure mediche immediate in caso di sospetto. Una risposta tempestiva è cruciale per ridurre la mortalità e le disabilità associate all'ictus. Questo sforzo coordinato tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini rappresenta una speranza concreta per un futuro con meno ictus e una migliore qualità di vita per chi ne è colpito.

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