Economia

Ilva: Fiom chiede a Baku tavolo con sindacati

Il segretario generale della Fiom-CGIL, Maurizio Scarpa, ha lanciato un appello al ministro delle Imprese e del Made in Italy, …

Ilva: Fiom chiede a Baku tavolo con sindacati

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Il segretario generale della Fiom-CGIL, Maurizio Scarpa, ha lanciato un appello al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, affinché convochi al più presto un tavolo di confronto con i sindacati per discutere del futuro dell'ex Ilva di Taranto. Scarpa ha sottolineato l'urgenza di affrontare la questione, evidenziando la necessità di trovare soluzioni condivise per garantire il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.

La richiesta di Scarpa arriva in un momento di particolare tensione per l'Ilva, dopo le recenti vicende che hanno coinvolto l'azienda e che hanno destato preoccupazione tra i dipendenti e le organizzazioni sindacali. La Fiom, in particolare, si è sempre battuta per la difesa dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia dell'occupazione nello stabilimento tarantino, chiedendo investimenti concreti e soluzioni definitive per superare le problematiche ambientali e produttive che da anni affliggono l'ex Ilva.

Secondo Scarpa, il coinvolgimento diretto dei sindacati nel processo decisionale è fondamentale per evitare possibili conflitti e per garantire la partecipazione attiva dei lavoratori alle scelte che riguardano il loro futuro. La Fiom ribadisce l'importanza di un piano industriale solido e credibile, che tenga conto delle esigenze dei lavoratori, della tutela ambientale e della competitività dell'azienda sul mercato internazionale.

La richiesta di convocazione di un tavolo di confronto rappresenta, quindi, un passaggio cruciale per affrontare la complessa situazione dell'ex Ilva. La Fiom si aspetta una risposta rapida e positiva da parte del ministro Urso, auspicando l'apertura di un dialogo costruttivo che possa portare a risultati concreti e a una soluzione condivisa per la risoluzione delle problematiche che affliggono l'azienda e i suoi dipendenti. La speranza è che questo confronto possa garantire un futuro certo e sostenibile per l'Ilva e per la città di Taranto.

La Fiom continuerà a monitorare attentamente la situazione e a vigilare affinché vengano rispettati i diritti dei lavoratori e le promesse fatte in passato. L'obiettivo principale rimane quello di tutelare l'occupazione e di garantire uno sviluppo sostenibile per l'intero territorio.

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