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Iran-Usa: Terzo round di colloqui in Oman

Si è concluso a Roma il secondo round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran, un incontro che, pur …

Iran-Usa: Terzo round di colloqui in Oman

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Si è concluso a Roma il secondo round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran, un incontro che, pur svoltosi in un clima di segretezza, ha visto la partecipazione di rappresentanti dei due paesi, mediati da funzionari europei e omaniti. Sebbene non siano stati rilasciati comunicati ufficiali dettagliati, fonti diplomatiche confermano un'atmosfera di cauta ottimismo, seppur ancora lontana da una svolta decisiva nella complessa relazione bilaterale.

Le discussioni si sono concentrate principalmente sulla riattivazione dell'accordo nucleare del 2015, formalmente noto come Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA). Gli Stati Uniti cercano di ottenere garanzie concrete dall'Iran riguardo al suo programma nucleare, mentre Teheran chiede la revoca completa delle sanzioni imposte dall'amministrazione americana. Il tema delle garanzie reciproche è risultato centrale, con entrambe le parti desiderose di evitare una nuova escalation delle tensioni.

Il terzo round di colloqui è previsto per sabato 26 aprile in Oman, un Paese che negli ultimi anni ha svolto un ruolo cruciale nella mediazione tra Washington e Teheran. L'Oman, infatti, gode di buoni rapporti con entrambi i Paesi, offrendo un terreno neutro per le delicate trattative. L'esito del prossimo incontro rimane incerto, ma la stessa organizzazione di un terzo round suggerisce una volontà di entrambe le parti di continuare il dialogo, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano.

La strada verso un accordo rimane tortuosa e irta di ostacoli. La fiducia reciproca è ancora fragile, e le posizioni di partenza sono distanti. Tuttavia, la prosecuzione del dialogo rappresenta un segnale positivo, aprendo uno spiraglio di speranza per una possibile risoluzione della crisi nucleare iraniana e per una de-escalation delle tensioni nella regione del Golfo Persico. L'attenzione della comunità internazionale rimane alta, con gli occhi puntati sugli sviluppi dei prossimi incontri.

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