Italia: un inferno per le famiglie? Le madri del Sud più colpite
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Un nuovo rapporto di WeWorld dipinge un quadro allarmante della situazione delle famiglie in Italia, rivelando un Paese poco favorevole alla genitorialità. Il documento evidenzia in particolare le gravi difficoltà affrontate dalle madri del Sud, le quali si trovano a fronteggiare disuguaglianze ancora più marcate rispetto alle loro controparti del Nord.
Il rapporto sottolinea la carenza di servizi essenziali per la cura dei figli, come asili nido e scuole materne, soprattutto nelle regioni meridionali. Questa mancanza di infrastrutture adeguate costringe molte donne a sacrificare le proprie aspirazioni professionali, optando per la cura esclusiva dei figli a causa dell'assenza di alternative. La conseguenza è una forte penalizzazione economica e sociale, che si traduce in una maggiore precarietà e difficoltà nell'accesso a opportunità di crescita personale e professionale.
Oltre alla carenza di servizi, il rapporto evidenzia anche la scarsa conciliazione tra vita familiare e lavoro. Le madri italiane, e in particolare quelle del Sud, si trovano spesso a gestire un doppio carico di lavoro, tra cura dei figli e impegni professionali, senza un adeguato sostegno da parte dello Stato o delle aziende. Questo squilibrio genera stress, frustrazione e un impatto negativo sulla salute fisica e mentale delle donne.
WeWorld sollecita il Governo ad investire in politiche familiari più efficaci, puntando sulla creazione di servizi di qualità per l'infanzia, sulla promozione della conciliazione vita-lavoro e sulla lotta alle disuguaglianze di genere. È necessario, secondo il rapporto, superare il modello tradizionale che ancora lega fortemente le donne al ruolo di cura esclusiva, favorendo invece una società più equa dove le madri possano conciliare famiglia e lavoro senza dover rinunciare alle proprie ambizioni e alla propria realizzazione personale. La situazione delle madri del Sud, in particolare, richiede un'attenzione prioritaria, con interventi mirati a colmare il gap con le altre regioni del Paese.
Il rapporto conclude sottolineando l'urgenza di un cambiamento radicale nella politica familiare italiana, per garantire un futuro più giusto ed equo per le famiglie e per le donne, contribuendo in tal modo a una crescita economica e sociale sostenibile.