Izzo assolto: crolla l'accusa di mafia e calcioscommesse
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Il Tribunale ha pronunciato una sentenza di assoluzione per Armando Izzo, calciatore accusato di associazione mafiosa e coinvolgimento in reati di calcioscommesse. Il giudice ha dichiarato “il fatto non sussiste”, archiviando definitivamente l'accusa che ha pesato sul giocatore per anni. La decisione arriva dopo un lungo e complesso processo, caratterizzato da numerose testimonianze e perizie. La difesa di Izzo ha sempre sostenuto l'innocenza del proprio assistito, contestando la validità delle prove presentate dall'accusa.
La sentenza rappresenta un colpo significativo per l'accusa, che aveva costruito un'articolata imputazione basata su presunte intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Tuttavia, il giudice ha ritenuto insufficienti le prove a carico di Izzo, non trovando elementi concreti a sostegno dell'ipotesi accusatoria di collegamento con organizzazioni criminali e di manipolazione dei risultati delle partite. La decisione del Tribunale solleva interrogativi sulla robustezza delle indagini e sulla attendibilità di alcune testimonianze.
L'assoluzione di Izzo rappresenta un caso di grande rilievo nel panorama giudiziario sportivo italiano. Il processo ha attirato l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, alimentando un dibattito sulle possibili infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio. La sentenza, pur definitiva per Izzo, potrebbe avere delle ripercussioni anche su altri processi connessi, aprendo la strada a possibili rivalutazioni delle accuse e delle prove raccolte in altre indagini.
La difesa di Izzo ha espresso soddisfazione per l'esito del processo, sottolineando la correttezza del comportamento del calciatore durante le indagini e la sua totale estraneità ai reati contestati. Ora, dopo anni di accuse e di tensioni, Izzo potrà concentrarsi sulla sua carriera sportiva, riabilitato da un'accusa che lo ha gravemente danneggiato.
